Il Garante Privacy, nella Newsletter n. 439 del 29 marzo 2018, è intervenuto sul controllo massivo e sulla conservazione illimitata delle e-mail dei dipendenti durante l’orario lavorativo, vietandone il controllo indiscriminato e prolungato delle e-mail da parte del datore di lavoro.
Nello specifico, l’Autorità ha vietato la memorizzazione indiscriminata ed indeterminata di dati esterni personali raccolti nel corso di un biennio da una società nei confronti di un proprio lavoratore subordinato nelle e-mail in entrata e in uscita, anche di natura privata e goliardica, scambiate con altri colleghi e collaboratori. Licenziato, il provvedimento disciplinare è stato poi annullato dal giudice del lavoro. Il Garante precisa che la società deve limitarsi a conservare informazioni ai soli fini della tutela dei diritti nel giudizio pendente.